Natura incontaminata, boschi e relax


Un piccolo angolo di paradiso si apre fra il sentiero dei borghi e quello dedicato alla mountain bike. La Macchia Antonini è un’area naturale protetta a 962 metri s.l.m, con una storia davvero singolare. Caratterizzata da una secolare foresta di cerri, alcuni centenari. Ma anche dal verde degli imponenti faggi, abeti e degli aceri di monte. Il luogo ideale dove fare passeggiate, picnic sulla grande distesa della Macchia e godersi la natura rigogliosa.

Storia


Questa località  deve il suo nome alla famiglia pistoiese di Felice Antonini. Nel ‘700 infatti il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo mise in vendita questo terreno di circa 200 ettari . A comprarlo, nel 1778, fu il pistoiese Felice Antonini. La tenuta comprende una Villa Fattoria e le strade per arrivarci. Alla sua morte passò al figlio Pellegrino Antonini che che la lasciò in eredità al Comune di Pistoia. Al momento la tenuta è amministrata da un ente benefico, l’omonimo Legato, costituito per gestire la fattoria e il patrimonio boschivo della Macchia.

Cosa vedere


Le ampie distese di prati, la natura rigogliosa e la Festa della Macchia Grande, una delle più antiche della Toscana, sono le attrazioni principali. Raggiungere la Macchia attraverso il bosco, seguendo un sentiero fra gli alberi, è un’esperienza meravigliosa. Ma anche lasciarsi stupire da piccoli angoli inconsueti, come gli scorci che fra gli alberi si aprono su un piccolo lago. Da visitare anche l’antica Cappella della Macchia eretta nel 1827, circondata da abeti e castagni. Alla Macchia sono presenti anche un bar, un ristorante e un maneggio. Poco prima di raggiungere la località si trova la piccola frazione di Margine di Momigno, immersa nel verde. 

Tradizioni e feste


La Macchia Antonini è anche sede di una delle feste più antiche della Toscana, la Festa della Macchia Grande. Fin dal 1827, ogni anno, durante una delle domeniche più vicine al 20 agosto si svolge qui una festa che richiama molti turisti, grazie al suo mercato ambulante, stand gastronomici e sfilate in costume d’epoca. La festa fu istituita dal figlio di Felice Antonini nell’800, in sua memoria.