Panorami mozzafiato e antiche rovine
Un borgo moderno immerso nel verde che risale agli inizi del ‘900, meta turistica d’eccellenza a partire dagli anni Venti. Panicagliora racchiude infatti la storia più recente di questo territorio alle porte della montagna pistoiese. Più in particolare Panicagliora si è formata come borgo negli anni Venti, quando iniziò ad essere frequentata da tutti quei turisti che dalla stazione termale di Montecatini si spostavano qui, cercando la serenità della campagna e del verde. Da Panicagliora passa il sentiero della pietra e il sentiero bici su strada.
Cosa vedere
Oggi Panicagliora è una meta turistica attrezzata, circondata da boschi di castagno, e da vaste e soleggiate radure. Da non perdere sono certamente i panorami mozzafiato sulle creste. Un paesaggio che va dal Montalbano alla pianura di Valdinievole e che raggiunge le cime più alte del versante Tosco-Emiliano. A Panicagliora è presente anche il piccolo Oratorio di San Pietro in Panicagliora. Ma da non perdere è il sentiero che porta a una delle attrazioni principali del territorio: i ruderi dell’affascinante Antica pieve di Sant’Andrea di Furfalo.
L'antica pieve di Sant'Andrea di Furfalo
Da Panicagliora parte il sentiero per raggiungere i ruderi dell’antica Pieve di Sant’Andrea di Furfalo. Un luogo magico alle porte del bosco, di probabile origine altomedievale. Nel VII e VIII secolo faceva parte della linea di difesa per fronteggiare l’avanzata dei longobardi verso la montagna pistoiese. La pieve, detta “Pievaccia”, è stata in parte restaurata ed è raggiungibile con una camminata di trekking. Su questo percorso è possibile ammirare anche la fontana di Castrimoro, restaurata da pochi anni. Ad oggi, i ruderi dell’antica Pieve ospitano eventi culturali.